I predatori ci hanno dato la loro mente


«Gli sciamani toltechi dell’antico Messico scoprirono che abbiamo un “compagno” che resta con noi per tutta la vita, un predatore che emerge dalle profondità del cosmo e assume il dominio della nostra vita.»
don Juan Matus

“Come riescono i predatori a sottometterci don Juan?” chiesi sempre più irritato.
“Ci sussurrano queste cose all’orecchio mentre dormiamo?”
“Certamente no. Sarebbe idiota!
I predatori sono infinitamente più efficienti e organizzati.
Per mantenerci obbedienti, deboli e mansueti, si sono impegnati in un’operazione incredibilmente efficace, naturalmente, dal punto di vista della loro strategia.
Orrenda, nell’ottica di chi la subisce.
Ci hanno dato la loro mente! Mi ascolti?
I predatori ci hanno dato la loro mente, che è diventata la nostra.

I predatori hanno preso il sopravvento perché siamo il loro cibo, la loro fonte di sostentamento.
Ecco perché ci spremono senza pietà.
Proprio come noi alleviamo i polli.
I predatori si nutrono solo di un determinato tipo di energia e, come vedremo, noi produciamo molta di quella energia.

Questo ci fa essere le prede ideali da mungere quotidianamente.
Il danno energetico che questa azione predatrice ci arreca è immenso.
Siamo esseri magici dotati di possibilità infinite condannati a brandelli di consapevolezza: i predatori consumano regolarmente la patina luminosa – che torna a crescere per sua natura – e come impeccabili giardinieri tengono l’erba rasa sempre allo stesso (misero) livello.
Gli sciamani vedono che la patina di luminosità rimastaci è una piccola pozzanghera di luce sotto i piedi, che non arriva nemmeno agli alluci.

Questa consapevolezza rimastaci è davvero poca cosa e ci permette giusto di interagire nel mondo quotidiano fissato dalla socializzazione, ma certo non ci dà modo di comprendere la nostra reale situazione o di riconoscere che condividiamo lo stesso destino degli animali che alleviamo. Come inconsapevoli schiavi ci identifichiamo nei nostri predatori e riproponiamo i loro nefandi comportamenti con la natura in generale inquinando, disboscando, distruggendo e «sfruttiamo noi stessi senza ritegno i nostri animali: li mungiamo, li tosiamo, prendiamo loro le uova e poi li macelliamo o li rendiamo in diversi modi sottomessi e mansueti.

Li leghiamo, li mettiamo in gabbia, tagliamo loro le ali, le corna, gli artigli ed i becchi, li ammaestriamo rendendoli dipendenti e gli togliamo poco a poco l’istinto naturale per la libertà.
Ci manca l’energia, non possiamo fare altro che specchiarci, nella pozzanghera di consapevolezza, in un limitato e illusorio riflesso di sé, una falsa personalità.

«La coscienza delle suole rispecchia la nostra immagine, la nostra superbia e il nostro ego, i quali alla fine non sono altro che la nostra vera gabbia.
L’esigua pozzanghera di consapevolezza è l’epicentro dell’egocentrismo in cui l’uomo è inconsapevolmente intrappolato.

Ci hanno tolto tutta l’energia, ma ci hanno lasciato proprio quella che ruota intorno all’Ego! E proprio facendo leva sul nostro egocentrismo i predatori creano fiammate di consapevolezza che poi voracemente consumano.

I predatori alimentano l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, tutti gli eccessi, l’autocompiacimento ma anche l’autocommiserazione. Le fiamme energetiche generate da queste qualità “disarmoniche” sono il loro cibo prediletto.

I predatori non amano invece la qualità vibrazionale della consapevolezza, dell’amore puro, dell’armonia, dell’equilibrio, della pace, della sobrietà… in una parola aborriscono la qualità energetica della crescita evolutiva, e hanno ogni vantaggio nel boicottare ogni nostro incremento di coscienza.

«La nostra mentalità da schiavi, che nella cultura giudeo-cristiana ci promette consolazione nell’aldilà, non porta alcun vantaggio a noi stessi, bensì ad una forza estranea, che in cambio della nostra energia ci fornisce credenze, fedi e modi di vedere che limitano le nostre possibilità e ci fanno cadere nella dipendenza.

Secondo don Juan sono stati proprio i Voladores a instillarci stupidi sistemi di credenza, le abitudini, le consuetudini sociali, e sono loro a definire le nostre paure, le nostre speranze, sono loro ad alimentare in continuazione e senza ritegno il nostro Ego.
Sono stati proprio i predatori a instillarci stupidi sistemi di credenza, abitudini, consuetudini sociali, e sono loro a definire le nostre paure, le nostre speranze, sono loro ad alimentare in continuazione e senza ritegno il nostro Ego.

I predatori ci dominano attraverso le nostre tradizioni e abitudini.
Sono i padroni delle religioni, i creatori della Storia.
Ascoltiamo la loro voce alla radio e leggiamo le loro idee sui giornali.
Loro usano tutti i nostri mezzi di informazione ed i nostri sistemi di credenze.
La loro strategia è magnifica.
Per millenni i predatori hanno preparato piani per collettivizzarci.
Ora, la loro strategia è divenuta così intelligente che neanche sappiamo che esistono.
In passato ci agganciavano con la credulità, oggi con il materialismo.

La mente dei predatori è barocca, contraddittoria, tetra e ossessionata dal timore di essere smascherata. Tramite la mente che, dopotutto, è la loro, i predatori instillano nella vita degli uomini ciò che più gli conviene, garantendosi un certo livello di sicurezza che va a mitigare la loro paura.
Secondo gli sciamani, sono stati i predatori a instillarci questi sistemi di credenza, il concetto di bene e male, le consuetudini sociali.
Sono stati loro a definire le nostre speranze e aspettative, nonché i sogni di successo o i parametri del fallimento.
Ci hanno dato avidità, desiderio smodato e codardia.
Ci hanno resi abitudinari, centrati nell’ego e inclini all’autocompiacimento.”

L’uomo, l’essere che era destinato a essere magico, non lo è più.
Si è ridotto a un banale pezzo di carne.
Non ci sono più sogni degni dell’uomo, ma ci sono solo i sogni di un pezzo di carne: triti, convenzionali, stupidi.

Carlos Castaneda – Il lato attivo dell’infinito
Armando Torres – Incontri con il Nagual

La Guarigione è nella COMPRENSIONE


Informazioni su Redazione Detox Start

Ciao, mi chiamo Salvatore, ho percorso e sto percorrendo un Sentiero di Consapevolezza, relativo alla DEPURAZIONE DETOX del corpo e alla Coscienza. Sperimento sulla mia persona e poi condivido - così come si evince dalle testimonianze - queste antiche conoscenze, affinchè s’instauri benessere psicofisico. Per poter ristabilire equilibrio e armonia si deve agire sul corpo fisico che è il “tempio della COSCIENZA”, mediante una "DETOX – DEPURAZIONE", che consente uno smaltimento di tossine, metalli pesanti, muco e materiale di scarto vario, depositatisi ovunque nell’organismo, invalidandolo in modo più o meno grave. Nel corso di questi anni sto divulgando e condividendo la mia esperienza personale sulla DEPURAZIONE-DETOX e l’ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE di RISONANZA. Buona Consapevolezza P.S.: NON SONO UN MEDICO

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